Mostra “Il Déco in Italia”
Bard (Aosta) – Forte
Dal 2 dicembre 2022 al 10 aprile 2023 il Forte di Bard ospita la mostra “Il Déco in Italia. L’eleganza della modernità”, che illustra l’evoluzione dello stile déco in Italia attraverso 230 opere di pittura, scultura, complementi d’arredo, manifesti e illustrazioni. L’ingresso è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta e nell’Abbonamento Musei Lombardia Valle d’Aosta.
La mostra
L’Art Déco non è un vero e proprio movimento artistico, ma uno stile che influenza le arti visive, l’architettura e il design; appare per la prima volta in Francia negli anni ’10 del XX secolo, alle soglie della prima guerra mondiale, e fiorisce negli Stati Uniti e in Europa negli anni ’20 e ’30.
Il nome deriva dall’abbreviazione di “arts décoratifs”, riferito all’Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes tenutasi a Parigi nel 1925. Il termine art déco non compare tuttavia nell’uso fino al 1966, quando al Museo di Arti Decorative di Parigi si tiene la prima mostra moderna sull’argomento, Les Années 25: Art déco, Bauhaus, Stijl, Esprit nouveau, che illustra la varietà dei principali stili artistici negli anni ’20 e ’30.
L’emergere dell’Art Déco è strettamente connessa con l’ascesa dello status dei creatori di arti decorative, che se fino alla fine del XIX secolo sono considerati semplici artigiani, all’inizio del XX secolo diventano designer e artisti di fama, ricercati dagli esponenti più facoltosi della società per progettare, disegnare, abbellire le loro abitazioni, i loro uffici, e ogni aspetto della vita quotidiana. L’Art Déco, associata al lusso e alla modernità, combina materiali costosi e di squisita fattura in forme moderniste, influenza l’architettura d’interni e gli arredi per case e uffici con i suoi arazzi, le vetrate, i dipinti e le sculture ornamentali, l’ebanisteria, la ceramica, e arriva a comprendere la moda e l’abbigliamento, l’oreficeria, le arti grafiche.
La mostra di Bard prende le mosse dalla rievocazione delle Biennali Internazionali di Arti Decorative che si tennero presso la Villa Reale di Monza dal 1923 al 1930, e che già mostravano la derivazione delle tendenze déco dalle correnti artistiche delle secessioni nordiche come lo Jugendstil e la Wiener Werkstätte.
L’esposizione parigina del 1925 è ricostruita con una selezione dei progetti per il padiglione italiano e degli oggetti esposti nell’allestimento: ceramiche, dipinti, sculture, gioielli, arazzi, complementi d’arredo in ferro battuto, che con la loro sintesi lineare e una tendenza purista all’astrazione definirono il nuovo gusto decorativo degli anni ’20 e ’30.
Le sezioni seguenti esplorano le declinazioni dello stile déco nelle varie manifestazioni artistiche: pittura, scultura, architettura, arti decorative, arredamento d’interni, illustrazione ed editoria. Filo conduttore del déco italiano fu la geometrizzazione delle forme, mitigata tuttavia, a seconda delle diverse personalità artistiche, dall’influenza di stili diversi come il neoclassicismo, il rococò, il rinascimento, fino alle suggestioni orientaleggianti e lo stile animalier.
L’ultima, interessante sezione presenta un’ampia scelta di manifesti pubblicitari, dai prodotti alimentari alle località turistiche, dai liquori agli eventi mondani, dai prodotti di bellezza ai nuovi materiali per l’arredamento, tutti caratterizzati da un grafismo essenziale e da un’estrema eleganza di colori e forme stilizzate.
Qui trovate il nostro articolo sul Forte e sul borgo di Bard.
Come arrivare
Il Forte, ben visibile sull’altura che sovrasta l’abitato di Bard, si raggiunge a piedi dalla strada statale 26 tramite una serie di ascensori gratuiti; l’accesso al primo ascensore si trova in via Vittorio Emanuele II, l’unica via del paese, a poche decine di metri dalla confluenza con la statale, attraversando un cancello ben segnalato sulla destra. In alternativa, è possibile raggiungere la fortezza dalla strada pedonale in salita che prende avvio al termine dell’abitato di Bard. Consigliamo di salire con gli ascensori, per ammirare dalle grandi vetrate il panorama che si apre durante l’ascesa, e di scendere percorrendo la via pedonale, per vedere tutti i corpi di fabbrica che compongono il forte e per terminare la visita con una passeggiata nel borgo.
In auto: il Forte ha un parcheggio proprio a pagamento, con ingresso dalla Statale 26 e accesso diretto alla partenza degli ascensori; in alternativa, a breve distanza lungo la Statale in direzione Aosta sono disponibili dei parcheggi gratuiti, dai quali si può raggiungere il borgo con una breve passeggiata; in caso di grande affluenza, specialmente durante i fine settimana estivi, è possibile parcheggiare gratuitamente anche nel vicino abitato di Hône, collegato alla Statale 26 da un ponte sulla Dora Baltea, che consente di raggiungere Bard in pochi minuti a piedi. Attenzione: l’intero borgo di Bard è zona a traffico limitato, con transito dei veicoli consentito solo previa autorizzazione.
Con i mezzi pubblici: la stazione ferroviaria di Bard-Hône è servita dai treni regionali della linea Ivrea-Aosta; da qui, si raggiunge il borgo di Bard con una breve passeggiata (circa 500 metri). Bard è raggiungibile anche con gli autobus della compagnia Arriva, linea 110 Aosta – Pont-Saint-Martin, con fermata in prossimità dell’ingresso al borgo.
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