Visita alla Casa Martini di Pessione (Torino)
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| Martini & Rossi | Trenitalia |Visita allo stabilimento produttivo della Martini & Rossi a Pessione (Torino), dove vengono prodotti l’aperitivo e gli spumanti famosi in tutto il mondo, al Museo dell’Enologia ospitato nelle antiche cantine, e al museo d’impresa che ripercorre la storia dell’azienda, con una degustazione finale di prodotti Martini.
Piazzetta Martini, ingresso Discovery Tour
La storia della Martini & Rossi
Le origini della Martini & Rossi risalgono al 1847, quando i quattro commercianti piemontesi Clemente Michel, Carlo Re, Carlo Agnelli ed Eligio Baudino costituiscono a Torino la “Distilleria Nazionale di spirito di vino all’uso di Francia”. Sin dai primi anni di attività, fanno parte dell’organico il contabile Teofilo Sola e il venditore Alessandro Martini, che nel 1851 acquisiscono una compartecipazione agli utili della Distilleria. Dopo la morte di Carlo Re, nel 1863 Teofilo Sola e Alessandro Martini coinvolgono come socio anche il liquorista Luigi Rossi, già collaboratore della Distilleria Nazionale, rilevando tutte le quote dell’azienda che diventa la “Martini, Sola e C.ia”. L’attività principale dell’azienda è la produzione del vermouth, un vino aromatizzato inventato a Torino nel 1786 da Benedetto Carpano, ma ora si cominciano a produrre anche spumante, bitter, fernet e china.
Cartolina della Michel Re Agnelli e Baudino, 1854
Nel 1864 lo stabilimento produttivo viene trasferito a Pessione, dove i soci acquistano una palazzina di inizio ’800 dotata di ampie cantine e circondata da una vasta estensione di terreno dove, grazie alla lungimiranza dei fondatori, saranno nel tempo edificati nuovi reparti aziendali. Lo stabilimento è strategicamente collocato sulla linea ferroviaria Torino-Asti-Genova, che lo collega con le colline del Monferrato, da cui provengono i vini, e con il porto di Genova, da cui i prodotti possono essere inviati a tutti i mercati del mondo. A partire dal 1865 l’azienda viene premiata con una numerosa serie di onorificenze, medaglie e riconoscimenti conquistati alle esposizioni internazionali, che la portano ad essere nominata fornitore ufficiale di molte case reali europee.
Veduta dello Stabilimento di Pessione, 1924
Alla morte di Teofilo Sola nel 1879 tutte le sue quote sono acquisite da Alessandro Martini e Luigi Rossi; la ragione sociale diventa definitivamente Martini & Rossi. Alla morte di Alessandro Martini nel 1905 le sue quote vengono cedute ai figli di Luigi Rossi, che restano così gli unici proprietari della società; viene tuttavia mantenuto il nome Martini & Rossi, poi registrato come marchio nel 1922. La direzione è assunta dai figli di Luigi Rossi, Teofilo, Cesare, Enrico ed Ernesto, i quali si impegnano nell’espansione dell’attività all’estero con la creazione di succursali amministrative, distributive e produttive in tutto il mondo.
Mondo Martini – Bottiglie storiche
A seguito del successo della Grande Esposizione Internazionale di Torino del 1911, il re Vittorio Emanuele III conferisce a Teofilo Rossi, sindaco di Torino, senatore del Regno e ministro per l’Industria e il Commercio, il titolo nobiliare di Conte di Montelera, la piccola località della Val Casternone di cui era originario. Dopo la morte di Teofilo nel 1927, la gestione dell’azienda passa alla terza generazione dei Rossi di Montelera con i cugini Lando, Metello, Napoleone e Theo. A partire dagli anni ’30 iniziano le prime sponsorizzazioni sportive, che culmineranno negli anni ’80 con il Martini Racing Team e la collaborazione con la Lancia, la promozione di iniziative culturali come concerti radiofonici e mostre d’arte, e la creazione delle Terrazze Martini, esclusivi luoghi di ritrovo per personaggi dello spettacolo, della politica e della cultura. Nel 1987 la Martini affida alla Bacardi la distribuzione dei suoi prodotti negli Stati Uniti; le due aziende si fondono nel 1993 per dare vita a un’unica grande entità produttiva, commerciale e distributiva, il Gruppo Bacardi-Martini.
Palazzina Martini & Rossi
La prima parte della visita si svolge nelle tre sezioni espositive del Museo Enologico, del Discovery Tour e di Mondo Martini. Tutte le aree museali si visitano liberamente senza guida.
Museo Enologico
Ospitato nelle antiche cantine in mattoni a vista della storica palazzina Martini & Rossi, il Museo Enologico accoglie una delle collezioni di storia dell’enologia più importanti al mondo. Inaugurato nel 1961 in occasione del centenario dell’unità d’Italia, nasce da un nucleo collezionistico iniziato da Lando Rossi, costituito da una raccolta di terrecotte attiche, etrusche e apule che hanno come iconografia comune la celebrazione del vino. Lo stesso Lando fra il 1935 e il 1960 acquista sul mercato antiquario alcuni carri agricoli settecenteschi. L’ideazione e la sistemazione di un vero e proprio museo si devono a Oberto Spinola, nipote di Lando e all’epoca Direttore di Produzione dello stabilimento, che cataloga i materiali raccolti dallo zio e individua nelle cantine storiche la sede ideale per la collezione. Oberto amplia le raccolte del museo con l’acquisizione sul mercato antiquario di torchi e carri agricoli; i suoi legami di amicizia e collaborazione con il Soprintendente alle Antichità del Piemonte e con il direttore del Museo Egizio gli permettono di arricchire e completare il museo grazie al deposito di anfore vinarie greche, puniche e romane, esemplari di coroplastica egizia, e vetri di epoca imperiale romana.
Museo Enologico – Sezione Il rito del banchetto
Il percorso espositivo presenta nelle prime sale numerose vetrine nelle quali sono esposti oggetti dall’Antico Egitto all’epoca romana: grandi recipienti in terracotta per la fermentazione del vino, anfore per il trasporto, crateri per la miscelazione di acqua e vino e per l’infusione delle erbe aromatiche, filtri e attingitoi, coppe e bicchieri che raccontano la storia della produzione e del consumo del vino nell’antichità.
Museo Enologico – Sezione Il rito del banchetto
Nelle sale successive sono sistemati grandi torchi risalenti al XVIII e XIX secolo provenienti principalmente dal Piemonte e dalla Liguria, e una raccolta di carri in legno da cerimonia e da vendemmia finemente scolpiti con soggetti religiosi e naturalistici.
Museo Enologico – Sezione I grandi torchi
Discovery Tour
Attraverso una serie di pannelli e di postazioni interattive, il percorso porta alla scoperta delle origini dell’azienda, dei metodi di selezione delle materie prime e della loro miscelazione. L’area delle erbe aromatiche è dedicata alle oltre 40 piante ed essenze, provenienti da tutti i continenti, che vengono utilizzate per la produzione del vermouth Martini; una postazione olfattiva permette di esplorare alcuni degli aromi provenienti dal Piemonte, ma anche dal Mediterraneo, dall’Asia, dall’Africa e dalle Americhe.
Discovery Tour – Sezione Le erbe aromatiche
La Sala Luigi Rossi è dominata dalla presenza di alcuni grandi strumenti utilizzati dal liquorista torinese e risalenti all’inizio dell’attività della Martini, Sola & C.ia: i due imponenti alambicchi sono il primo e il terzo dell’azienda, mentre il grande tino n. 1 fu il primo utilizzato per la produzione del vermouth, a testimoniare una fase nella quale la produzione era completamente artigianale. La sezione illustra i passaggi necessari alla produzione degli aperitivi Martini: la selezione di erbe, spezie, essenze floreali, radici e legni viene messa in infusione in una soluzione idroalcolica e quindi filtrata, per essere poi miscelata al vino e allo zucchero e lasciata affinare nelle apposite vasche di maturazione, prima della filtrazione e dell’imbottigliamento.
Discovery Tour – Sezione La produzione
Dopo una sezione che illustra il processo produttivo utilizzato per realizzare gli Spumanti Martini, la Sala bottiglie presenta un’ampia raccolta di bottiglie storiche, edizioni speciali e prodotti Martini attualmente in commercio.
Discovery Tour – Sala bottiglie
Mondo Martini
L’ultima sezione del percorso espositivo è un museo d’impresa che racconta la storia del marchio Martini attraverso fonti d’archivio, poster, bottiglie e oggetti storici. La visita prende avvio dalla rievocazione delle origini dell’azienda, che nasce a Torino nel 1863 come Martini, Sola e C.ia e diventa Martini & Rossi nel 1879; foto d’epoca, ritratti, premi e riconoscimenti ottenuti dall’azienda, documenti d’archivio raccontano la fondazione e i primi anni di attività. Il percorso prosegue seguendo l’evoluzione del prodotto e della produzione, con filmati storici, antiche bottiglie, un’esposizione di etichette storiche, una panoramica sulla capillare espansione del marchio in ogni angolo del mondo.
Mondo Martini – Sezione Dalla vittoria alla fama
L’attenzione per il linguaggio della comunicazione pubblicitaria contraddistingue la Martini & Rossi fin dai primi anni di attività. Gli esordi delle iniziative promozionali sono affidati a importanti nomi della cartellonistica, da Marcello Dudovich ad Armando Testa a Andy Warhol, dei quali sono esposti numerosi e celebri poster pubblicitari.
Mondo Martini – Sezione La comunicazione
Con l’arrivo della televisione, la pubblicizzazione del marchio è affidata ai filmati, con la presenza alla prima edizione del Carosello, e prosegue poi dagli anni ’80, con la nascita della televisione commerciale, con una serie di spot iconici, interpretati negli anni più recenti da testimonial di fama mondiale, fra cui gli indimenticabili Charlize Theron e George Clooney; una selezione di spot è trasmessa a rotazione su uno schermo dedicato.
Mondo Martini – Sezione La comunicazione
Un’attenzione particolare è data alle celebri Terrazze Martini, pensate come luoghi in cui organizzare eventi e accogliere personaggi illustri della società, della letteratura, dello sport, dello spettacolo, del cinema, della moda. Alla prima Terrazza, aperta a Parigi nel 1948, fanno seguito fino al 1965 quelle di Milano, Barcellona, Bruxelles, Pessione, Londra, San Paolo del Brasile e Genova, il cui allestimento viene affidato quando possibile allo stesso arredatore Tomaso Buzzi per dare un’immagine unitaria a queste sedi di prestigio, con lo scopo di associare il marchio Martini alla mondanità più esclusiva. Attualmente sono ancora attive le Terrazze di Pessione e di Milano.
Milano – L’edificio in piazza Diaz che ospita la Terrazza Martini
Martini lega il suo nome fin dagli anni Trenta alla cultura: una sezione espositiva è dedicata alle sponsorizzazioni di concerti radiofonici e grandi mostre d’arte. Ma la sponsorizzazione che connota maggiormente l’azienda è quella sportiva: oltre a sostenere sport come il ciclismo, la vela, l’ippica, lo sci, la pallacanestro e molti altri, il marchio è legato nell’immaginario collettivo al Martini Racing Team, scuderia automobilistica che grazie ad una serie di collaborazioni con le principali case costruttrici ottiene importanti riconoscimenti nelle competizioni più prestigiose della Formula 1 e del Rally, con lo storico sodalizio con Lancia dal 1981 al 1992.
Piazzetta Martini – Lancia Delta Martini Racing
La visita allo stabilimento
Al termine della visita alle sezioni museali, inizia il tour guidato allo stabilimento, dove avviene tutta la produzione mondiale dei prodotti Martini, sia gli spumanti che il vermouth. Il percorso prende avvio dal piazzale nel quale nei giorni lavorativi transitano i tir che trasportano le materie prime e i prodotti finiti. La guida fornisce informazioni sulla storia dell’azienda, sui vini utilizzati per i vari prodotti, e sui metodi di produzione.
Tour della produzione – Le erbe botaniche
La prima tappa della visita è la Sala alambicchi, dove si creano i distillati che servono per l’aromatizzazione degli aperitivi. Le essenze botaniche (erbe, spezie, radici, frutta) che vengono selezionate in tutto il mondo vengono lasciate in infusione nell’alcol all’interno degli alambicchi, quindi distillate. I distillati vengono trasferiti alla produzione, le botaniche esauste diventano compost, mentre l’alcol viene recuperato per un nuovo utilizzo. Le ricette degli aperitivi sono segrete, perché anche se il procedimento per la produzione del vermouth è noto, è necessario ottenere un prodotto di qualità e gusto sempre omogenei; la ricetta base resta infatti sempre la stessa, ma deve continuamente essere bilanciata ed equilibrata perché si utilizzano ingredienti naturali, soggetti naturalmente a variazioni di gusto.
Tour della produzione – Sala alambicchi
La seconda tappa della visita è la cosiddetta Cattedrale, che prende il nome dalle alte vasche di lavorazione in acciaio inossidabile, disposte in file parallele per un totale di 40 contenitori da 200.000 litri ciascuno. La ricetta prevede il 75% di vino, da mescolare allo zucchero e agli estratti preparati nella Sala alambicchi; al Martini Rosso viene aggiunto anche del caramello per conferirgli il tipico colore rosso. La miscela resta nelle vasche, nella cosiddetta fase del mariage, senza ulteriori lavorazioni, per dare il tempo agli ingredienti di amalgamarsi al meglio; al termine della maturazione, vengono eliminati i naturali depositi cristallini del vino, quindi il prodotto viene filtrato per eliminare tutte le impurità e inviato all’imbottigliamento e al confezionamento.
Tour della produzione – Le vasche della “Cattedrale”
La degustazione
All’uscita dallo stabilimento, la visita prosegue nella Sala degustazione, dove ci attendono 3 prodotti Martini da assaggiare in una progressione dal prodotto più leggero a quelli più strutturati seguendo le interessanti indicazioni della nostra guida.
La degustazione inizia con le bollicine del Martini Asti Spumante DOCG, uno spumante dalla ricca fragranza di fiori bianchi, frutti dolci come pesca e albicocca, e un profumo estivo tipico dell’uva Moscato Bianco. Al sorso, la sensazione gustativa è di dolcezza e freschezza, grazie alle bollicine che puliscono la bocca e invogliano subito a un nuovo sorso. Oltre al più classico abbinamento con i dolci, l’Asti Spumante si accompagna bene a piatti leggeri come pesce, riso, antipasti, formaggi.
Prodotti Martini in degustazione
Il secondo prodotto in degustazione è il Martini Rosso Aperitivo, dal colore ambrato e dal profumo erbaceo. Dopo il primo sorso, la componente amara, che percepiamo al centro della bocca e sul palato, induce la salivazione, che ci porta a deglutire e quindi a creare una sensazione di fame. È proprio questo lo scopo dell’aperitivo, come ci ricorda anche l’etimologia derivata dal latino aperire (aprire). Il Martini Rosso va bevuto fresco, liscio oppure in abbinamento con soda o acqua tonica, o con delle bollicine per creare uno spritz.
L’ultimo assaggio è il Riserva Speciale Rubino, un Vermouth di Torino IGP, cioè prodotto secondo un preciso disciplinare che prevede l’utilizzo di solo vino italiano ed erbe botaniche piemontesi, prodotto e imbottigliato in Piemonte. Il Riserva Speciale è prodotto con una piccola percentuale di vino Nebbiolo che gli conferisce la colorazione scura; all’olfatto ha sentori di cannella e chiodi di garofano grazie ad un breve passaggio in botti di legno. Si può abbinare al posto del vino a piatti strutturati come la selvaggina.
All’uscita dalla degustazione, è possibile assaggiare altri prodotti nel Martini bar, o acquistare prodotti nel Martini Store presso la biglietteria.
Piazzetta Martini
Come arrivare
Casa Martini si trova a Pessione, frazione di Chieri, a pochi chilometri da Torino, in piazza Luigi Rossi 2. Per tutte le tipologie di visita è necessaria la prenotazione. La visita al percorso museale è libera, mentre lo stabilimento e la degustazione si effettuano esclusivamente con visite guidate. Il Discovery Tour è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte.
In auto: è possibile parcheggiare nel parcheggio gratuito della stazione di Pessione, a pochi metri dall’ingresso di Casa Martini. Un altro parcheggio gratuito si trova in piazza Italia, a circa 300 metri di distanza.
Con i mezzi pubblici: la stazione di Pessione, proprio di fronte all’ingresso di Casa Martini, è servita dai treni regionali che collegano l’aeroporto di Torino con Asti; per chi proviene da Torino, Pessione è raggiungibile in meno di mezz’ora dalle stazioni di Porta Susa e Lingotto.
Dove mangiare
Nella piccola frazione di Pessione si trova un bar-osteria nelle immediate vicinanze della stazione. Per chi arriva in auto, consigliamo Grano Bristot & Cucina a Santena, a circa 5 km da Casa Martini.