Mostra “Steve McCurry. Texture”
Caraglio (Cuneo) – Filatoio
È stata prorogata fino al 26/02/2023 la mostra “Steve McCurry. Texture” al Filatoio di Caraglio (Cuneo), che presenta una selezione di cento scatti del celebre fotografo americano. L’ingresso è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.
L’artista
Steve McCurry, nato a Philadelphia (USA) nel 1950, si laurea in cinematografia alla Pennsylvania State University. Lavorando per la rivista dell’ateneo scopre la sua vocazione per la fotografia. Dopo la laurea compie il primo dei suoi numerosi viaggi in India, dove vive per un anno fotografando diverse zone del Paese. Si sposta quindi in Pakistan, dove incontra un gruppo di rifugiati afghani che lo aiutano ad attraversare il confine con l’Afghanistan, proprio quando l’invasione russa sta chiudendo il Paese ai giornalisti occidentali. Qui documenta la durezza dell’invasione sovietica vivendo con i guerriglieri islamici. Dopo diversi mesi, riesce ad attraversare nuovamente il confine con il Pakistan, vestito da mujaheddin e con i rotoli di pellicola fotografica cuciti nei vestiti, diventando uno dei primi fotografi a mostrare la brutalità della guerra afghana.
Steve McCurry
Raggiunge la fama mondiale con la sua fotografia del 1984 “Ragazza afgana”, un intenso primo piano di una giovane rifugiata dagli affascinanti occhi verdi. L’immagine appare per la prima volta sulla copertina del National Geographic del giugno 1985. Il suo lavoro sul conflitto armato in Afghanistan gli vale i primi riconoscimenti come fotografo, fra cui il Robert Capa Gold Medal Award. Nel 1986 diventa membro dell’agenzia Magnum Photos.
Tibetan Woman at a Temple. Amdo, Tibet – Sharbat Gula, Afghan Girl. Peshawar
Nel corso della sua lunga carriera, scatta foto in tutto il mondo, soprattutto in luoghi colpiti da conflitti, cercando di cogliere il lato umano di tanta devastazione e dolore; ritrarre i volti diventa il mezzo per indagare l’aspetto emotivo delle situazioni che documenta, perché è negli sguardi delle persone che trova l’espressione più profonda dell’umanità.
Procession of Nuns. Rangoon, Burma/Myanmar, 1994.
Nel 2004 McCurry fonda ImagineAsia, organizzazione senza scopo di lucro che lavora in collaborazione con i leader della comunità e le ONG regionali per fornire risorse e opportunità educative a bambini e giovani in Afghanistan.
Fra i numerosi lavori di McCurry, un posto particolare è occupato dal calendario Pirelli 2013; in netto contrasto con la tradizione, le modelle sono state fotografate con i vestiti addosso nel cuore di Rio de Janeiro. Vincitori di numerosi premi e riconoscimenti, gli scatti di McCurry sono stati e continuano ad essere esposti in innumerevoli mostre in tutto il mondo.
La mostra
Allestita negli spazi espositivi del Filatoio Rosso di Caraglio, la mostra presenta una selezione di cento immagini, scattate in ogni parte del mondo e realizzate nell’arco di quattro decenni, accomunate dall’idea guida della “texture”; il tessuto, la trama, l’intreccio, intesi sia come le stoffe e gli abiti di cui si vestono i popoli fotografati, sia come le trame delle vite di cui cogliamo l’istante immortalato dall’obiettivo.
Zhengzhou, China, 2004, Shaolin monks training
La scelta dei soggetti richiama espressamente il luogo espositivo: il Filatoio di Caraglio è il più antico complesso manifatturiero serico in Europa, costruito a partire dal 1676 e attivo fino al primo dopoguerra; dopo un accurato restauro, il Filatoio ospita oggi il Museo del Setificio Piemontese, che consente, grazie alla ricostruzione dei macchinari originali, di ripercorrere l’intera filiera produttiva della seta. Le immagini in esposizione indagano la relazione fra le persone e il loro modo di vestire e apparire, e mostrano quanto gli abiti siano parte integrante dell’identità di un popolo.
Old man weaves on wooden machine
Il percorso espositivo è arricchito da una selezione di tessuti provenienti dalla collezione della Fondazione Antonio Ratti di Como, creata nel 1985 dall’imprenditore tessile comasco con l’intento di rendere fruibile e preservare la sua collezione di tessuti antichi, disegni e carte tecniche, matrici di stampa, volumi specializzati in arte tessile, moda e arti applicate. Antichi velluti e tessuti damascati provenienti da diversi paesi europei, preziose sete orientali, colorati frammenti di indumenti delle culture del centroamerica dialogano così con le immagini di McCurry, in un rimando continuo fra le trame delle stoffe e le trame delle vite delle persone che ci guardano da ogni angolo della terra.
Jodhpur, Rajasthan, India, 2005
Qui trovate il nostro articolo sul Filatoio di Caraglio.
Come arrivare
Il Filatoio Rosso di Caraglio si trova in via Giacomo Matteotti 40.
In auto: il Filatoio ha un parcheggio proprio gratuito, con ingresso sulla destra dell’edificio; il cancello viene aperto solo durante l’orario di visita, chi desidera arrivare in anticipo può lasciare l’auto in via Matteotti, dove sono disponibili due parcheggi pubblici gratuiti, uno di fronte al Filatoio e un altro a circa 150 mt in direzione del centro cittadino.
Con i mezzi pubblici: Caraglio è raggiungibile in autobus dalla stazione ferroviaria di Cuneo, con la linea 92 gestita dalla compagnia Grandabus, o la linea 78 gestita dalla compagnia Benese, fermata nei pressi del Filatoio.
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