Mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”
Torino – GAM
Fino al 9 marzo 2025 è allestita alla Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino la mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, che ripercorre la vita e l’opera dell’unica donna fra i fondatori dell’Impressionismo. L’ingresso è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.
Berthe Morisot, Eugène Manet all’isola di Wight
La biografia dell’artista
Berthe Morisot nasce nel 1841 a Bourges, cittadina nella valle della Loira, in una famiglia dell’alta borghesia; ha due sorelle maggiori, Yves e Edma, e un fratello minore, Tiburce. Il padre è un funzionario pubblico di alto livello, e per seguire il suo lavoro la famiglia si trasferisce in varie città francesi prima di stabilirsi definitivamente a Parigi nel 1852. Non essendo consentito alle donne frequentare l’École des Beaux-Arts, nel 1857 la madre iscrive le tre figlie a un corso di pittura presso l’artista neoclassicista Geoffroy-Alphonse Chocarne, il quale impartisce alle giovani severe lezioni di disegno. Yves abbandona presto gli studi artistici, mentre Edma e Berthe proseguono la loro formazione presso Joseph Guichard, allievo di Ingres e poi seguace del Romanticismo di Delacroix; con lui iniziano dal 1858 delle sessioni di studio al Louvre per eseguire copie di quadri famosi.
Berthe Morisot, Paesaggio a Gennevilliers
Desiderando apprendere la tecnica della pittura en plein air, le due sorelle prendono lezioni da Camille Corot, da cui Berthe impara a utilizzare pochi colori dai toni accesi per riprodurre fedelmente la realtà. Nel 1864 Berthe e Edma sono ammesse per la prima volta al Salon con paesaggi nello stile di Corot. La loro presenza al Salon continua fino al 1868, anno in cui Berthe conosce Édouard Manet, con il quale instaura una lunga amicizia personale e un importante rapporto professionale; i due si influenzano reciprocamente nello stile e nei soggetti, e Manet ritrae Berthe in molti dei suoi dipinti.
Stefano Arienti, Berthe Morisot su un sofà (da Édouard Manet)
Dopo il matrimonio nel 1869, la sorella Edma, che fino a questo momento è stata la compagna di lavoro di Berthe, lascia la pittura per dedicarsi alla famiglia. Rimasta sola, Berthe inizia a frequentare sempre più assiduamente Monet e Edgar Degas; quest’ultimo la convince a partecipare nel 1874 alla prima mostra degli Impressionisti, dove espone nove opere fra oli, pastelli e acquerelli. Berthe parteciperà a sette delle otto mostre impressioniste allestite fino al 1886, con un’unica assenza nel 1879 in occasione della nascita della figlia.
Berthe Morisot, Bambina seduta nell’erba
Nel 1874 Berthe sposa Eugène Manet, fratello di Édouard. Il marito la sosterrà per tutta la vita nella sua attività di pittrice, aiutandola nell’organizzazione delle mostre collettive e personali. Nel 1878 nasce la loro unica figlia Julie, che da questo momento diventa uno dei soggetti più frequenti dei dipinti di Berthe. Sia presso la casa dei suoi genitori che dopo il matrimonio, Berthe prende parte ai salotti, alle serate, ai ritrovi di intellettuali parigini che costituiscono la sua unica occasione di partecipare al dibattito artistico contemporaneo, non potendo frequentare i circoli di artisti in quanto donna.
Berthe Morisot, Giovane donna e bambina nell’isola
Dopo la prematura scomparsa di Édouard Manet nel 1883, Berthe si avvicina sempre di più ad altri componenti del gruppo impressionista come Monet e Renoir, con i quali instaura un proficuo scambio di influenze sia riguardo alle tecniche pittoriche che ai soggetti. Rimasta vedova nel 1892, Berthe, affetta da sempre da una salute cagionevole, muore di polmonite nel 1895 a soli 54 anni. L’anno successivo, la prima mostra monografica postuma è organizzata presso la galleria del mercante d’arte Durand-Ruel a cura di Monet, Degas, Renoir, del poeta e amico di famiglia Stéphane Mallarmé e della figlia Julie.
Berthe Morisot, da sinistra a destra: Il porto di Nizza, Paesaggio a Gennevilliers, Corso d’acqua nel Bois de Boulogne
Il percorso della mostra
In occasione del 150° anniversario dalla nascita dell’Impressionismo, con la famosa mostra allestita nel 1874 presso lo studio parigino del fotografo Nadar, l’esposizione della Gam ripercorre la carriera di Berthe Morisot, unica donna fra il gruppo di pittori fondatori del movimento. Con una selezione di circa 50 opere fra dipinti, disegni e acquerelli, in un suggestivo allestimento che con oggetti, arredi e decorazioni ricrea l’ambiente di una casa borghese dell’Ottocento, la mostra segue la vita artistica di Morisot dagli esordi segnati dall’amicizia con Manet al pieno sviluppo di un proprio stile impressionista.
Berthe Morisot, da sinistra a destra: Giovane donna e bambina nell’isola, Giovane donna tra i fiori, La Roche-Plate au Portrieux
Divisa in quattro sezioni tematiche, l’esposizione prende avvio dalla sfera familiare di Berthe Morisot, che lungo tutto l’arco della sua carriera ha prediletto per i suoi soggetti le persone a lei più vicine: la madre e le sorelle, il marito e la figlia, amici e conoscenti colti nell’intimità delle pareti domestiche. A differenza di altri colleghi impressionisti, Berthe non dipinge il bel mondo della Parigi moderna, con i suoi teatri e i caffè alla moda; i suoi soggetti sono colti nel loro aspetto più privato e familiare, anche perché per una donna è impensabile aggirarsi da sola per la città per dipingere o frequentare i luoghi della mondanità come invece fanno i suoi colleghi uomini.
Berthe Morisot, Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival
Nella seconda sezione è raccolta una serie di ritratti femminili che con eleganza, delicatezza e sensibilità mostrano le donne nelle loro attività domestiche o nel privato delle loro abitazioni, mentre si preparano per una festa, partecipano a un ricevimento, o svolgono semplici attività quotidiane. L’intento di Morisot non è soltanto di indagare gli aspetti psicologici dei suoi soggetti, ma anche di fermare sulla tela l’emozione di un istante, nella piena adesione alla poetica impressionista.
Berthe Morisot, a sinistra: Donna con ventaglio (Al ballo). A destra: Su una panchina al Bois de Boulogne
La terza sezione è dedicata al paesaggio raffigurato dal vero, tematica centrale della ricerca impressionista. Accanto a paesaggi realizzati in occasioni di soggiorni e villeggiature nelle località costiere da lei spesso frequentate, sono esposte marine e giardini. La pennellata sciolta le permette di rendere forme e contrasti luminosi con singoli tocchi di colore, e lo stile corsivo da lei utilizzato suggerisce il movimento e l’atmosfera dei paesaggi, resi grazie a molteplici tecniche innovative che vanno dai grossi colpi di colore, alle sottili e veloci linee eseguite con la punta del pennello, fino ai graffi sulla pittura lavorata con il manico del pennello.
Berthe Morisot, Corso d’acqua nel Bois de Boulogne
Una sezione speciale della mostra è dedicata alle opere su carta. Lungo l’intero arco della sua vita Morisot si dedica alla produzione di acquerelli, disegni e pastelli; per Berthe tutte le tecniche pittoriche si equivalgono, senza che una prevalga sull’altra, perché sono intese come strumenti per rappresentare la fuggevole realtà. Verso il 1885 inizia a disegnare in piccoli taccuini che porta sempre con sé; si tratta di una novità importante nella sua modalità artistica, perché fino a questo momento aveva raramente sviluppato le sue idee per dei quadri in disegni preliminari, essendo questa pratica lontana dalla ricerca di spontaneità tipica degli Impressionisti.
Allestimento mostra, sezione Opere su carta
L’ultima sezione presenta un’ampia serie di figure immerse nel verde; i soggetti, soprattutto femminili, sono colti in giardini e paesaggi, in una fusione fra i personaggi e l’ambiente che li circonda. Fra i soggetti raffigurati troviamo eleganti donne sedute nei parchi con i loro bambini, ragazze in giardino con i loro animali domestici, pastorelle sdraiate sull’erba. Il progetto più ambizioso e impegnativo di Berthe è Il ciliegio, opera con cui si chiude la mostra; frutto di due anni di lavoro e realizzato in diverse versioni, raffigura la figlia Julie su una scala mentre raccoglie delle ciliegie, in un compendio dei soggetti familiari, della pittura en plein air, degli affetti e dello stile di Morisot.
Berthe Morisot, Il ciliegio
Come arrivare
La Gam di Torino si trova in via Magenta 31; il breve tratto di strada dove si trova l’accesso al museo è pedonale.
In auto: tutti i parcheggi della zona sono a pagamento. Molti posteggi a raso sono disponibili nei controviali di corso Galileo Ferraris e corso Vittorio Emanuele II, a pochi passi dalla Galleria.
Con i mezzi pubblici: in metro, fermate Re Umberto o Vinzaglio, entrambe a ca. 500 metri dalla Galleria. L’autobus 68 e il tram 9 fermano su corso Vittorio Emanuele II a ca. 200 mt (fermata “Galileo Ferraris”). L’autobus 64 ferma su corso Galileo Ferraris all’incrocio con via Magenta (fermata “Galleria Arte Moderna”).
Dove mangiare
Per il pranzo suggeriamo il ristorante pizzeria Amici Miei, rinomato per la pizza napoletana tradizionale. Per una sosta dolce in un locale storico di Torino, consigliamo la sede di corso Vittorio Emanuele II della caffetteria e pasticceria Gerla 1927.
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