Mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige”
Torino – Promotrice delle Belle Arti
Fino al 25/06/2023 è allestita presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino la mostra “Utamaro, Hokusai, Hiroshige. Geishe, samurai e la civiltà del piacere”, che presenta un’ampia selezione di stampe e manufatti giapponesi realizzati fra ‘600 e ‘800. L’ingresso è ridotto con l’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.
Allestimento mostra, Utagawa Kunisada – Trittico con bellezze che creano stampe ukiyo-e
L’ukiyo-e
Ukiyo-e, traducibile come “immagini del mondo fluttuante”, è un genere di arte giapponese fiorito fra il XVII e il XIX secolo durante il periodo Edo (1603-1868); si riferisce ai dipinti e alle stampe realizzati con la tecnica della xilografia che raffigurano i piaceri quotidiani della classe mercantile: bellezze femminili, attori del teatro kabuki, lottatori di sumo, scene di storia e racconti popolari, scene di viaggio e paesaggi, flora e fauna, soggetti erotici.
Imao Keinen, Utagawa Hiroshige, Immagini di uccelli e fiori
Nel 1603 la città di Edo (l’odierna Tokyo) diventa la sede dello shogunato Tokugawa, che riporta la pace nel paese dopo decenni di guerre civili. Il paese viene chiuso agli stranieri, e ai giapponesi non è permesso espatriare. Per garantire il mantenimento di una stabilità politica e amministrativa, la società viene divisa in quattro classi: al vertice si trovano i samurai, seguiti dai contadini, dagli artigiani, e infine, al livello sociale inferiore, dai mercanti; passare da una classe sociale all’altra è formalmente proibito. Il regime designa alcune aree nelle città, definite ‘quartieri del piacere’, dove sono autorizzati teatri, case da tè e bordelli.
Allestimento mostra, Kimono
Beneficiando del periodo di prosperità economica, i mercanti si arricchiscono sempre di più; non essendo loro consentito detenere proprietà terriere né viaggiare, si dedicano ai divertimenti del teatro popolare e agli intrattenimenti delle geishe e delle cortigiane dei quartieri del piacere; il termine ukiyo (“mondo fluttuante”) descrive questo stile di vita edonistico, dedito ai divertimenti della vita quotidiana delle classi inferiori. Le opere ukiyo-e, che rappresentano scene e protagonisti di queste classi, si diffondono sempre più tra i mercanti, che si sono arricchiti abbastanza da potersi permettere di decorare le proprie case con tali costose opere d’arte.
Utagawa Kunisada, Polittico con attori di teatro
Nate inizialmente come illustrazioni in bianco e nero di accompagnamento a racconti e romanzi, le raffigurazioni del mondo fluttuante iniziano ad essere sempre più spesso commercializzate come stampe indipendenti, divenendo infine un genere artistico a sé stante. La produzione di queste xilografie nasce dalla collaborazione di quattro soggetti: un editore, un artista, un intagliatore e uno stampatore. Il compito dell’editore è decidere i soggetti da commissionare all’artista, in base alle richieste di mercato e alle mode del momento. Una volta ricevuta una commessa dall’editore, l’artista propone diversi bozzetti, fra i quali l’editore sceglie la versione da mandare in stampa; la composizione prescelta viene riprodotta su un sottile foglio di carta, che spesso porta indicazioni sui colori da utilizzare nelle diverse aree del disegno.
Utagawa Kuniyoshi e Utagawa Hiroshige, Luoghi antichi, famosi e storici della capitale d’Oriente
Dopo aver ottenuto l’autorizzazione della censura, utilizzando il disegno su carta come guida l’intagliatore crea tante matrici in legno quanti sono i colori della stampa finita, lasciando in rilievo su ogni matrice solo la porzione di disegno di un determinato colore; possono quindi essere necessarie numerose matrici (fino a 20) per realizzare una singola stampa. Nella bottega dello stampatore, su ognuna delle matrici viene applicato l’inchiostro di un certo colore; un foglio viene pressato a mano sopra alla matrice per trasferire il colore, e l’operazione viene ripetuta con ogni matrice, fino ad ottenere la stampa finita.
Katsushika Hokusai, Serie di libri Manga
La mostra
L’esposizione è allestita nelle ampie sale della Promotrice delle Belle Arti, istituzione fondata nel 1842 con l’obiettivo di promuovere a Torino l’arte e gli artisti del momento attraverso esposizioni temporanee delle loro opere. Dal 1914 ha sede presso il padiglione di via Crivelli, all’interno del parco del Valentino.
Suddivisa in 9 sezioni tematiche, la mostra presenta oltre 300 opere, in prevalenza stampe xilografiche, dei principali maestri dell’ukiyo-e, oltre a maschere teatrali, armature di samurai, oggetti da toeletta, preziosi kimono, sculture in pietra, matrici originali.
Allestimento mostra, Armature di samurai
Sono rappresentati tutti i generi dell’ukiyo-e, che illustrano i molteplici aspetti della vita giapponese del periodo Edo: ritratti idealizzati di bellezze femminili, attori del popolare teatro kabuki, pesci, composizioni di fiori e uccelli, guerrieri ed eroi della tradizione giapponese; è esposta un’ampia selezione di stampe di paesaggi, fra i quali le raccolte delle Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai, e le Cento vedute famose di Edo di Hiroshige. Una sezione speciale mostra xilografie a soggetto erotico. La mostra si conclude con un suggestivo allestimento de La grande onda di Hokusai, accompagnata da un’animazione che ricrea l’effetto dell’onda che si infrange nel mare in tempesta.
Katsushika Hokusai, La grande onda di Kanagawa
Allestimento mostra, animazione della Grande onda di Hokusai
Presso la biglietteria è possibile scansionare un codice QR per accedere gratuitamente a un’audioguida che fornisce approfondimenti su alcune delle opere in mostra. Consigliamo di portare con sé le proprie cuffie.
Come arrivare
Il palazzo della Promotrice delle Belle Arti si trova in viale Diego Balsamo Crivelli 11, nel parco del Valentino.
In auto: tutti i parcheggi nelle vicinanze della Promotrice sono a pagamento. Consigliamo di lasciare l’auto in via delle Medaglie d’Oro, dove sono disponibili molti stalli a pochi passi dalla sede espositiva.
Con i mezzi pubblici: la Promotrice è raggiungibile con l’autobus 9 e il tram 16 della GTT, fermata Valentino; la fermata della metro più vicina è Marconi, a circa 900 mt. La stazione di Porta Nuova si trova circa 1,5 km, seguire le indicazioni per l’uscita di via Nizza.
Collegamenti utili
GTT (Gruppo Torinese Trasporti)