Torino – Gallerie d’Italia
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| Gallerie d’Italia | Gruppo Torinese Trasporti | Parcheggio Roma – San Carlo – Castello |Dopo Vicenza, Napoli e Milano, Intesa Sanpaolo ha aperto a maggio 2022 la quarta sede delle Gallerie d’Italia nel cuore del centro storico di Torino, in piazza San Carlo. Il polo espositivo torinese è dedicato alla fotografia, con mostre di artisti italiani e internazionali allestite a rotazione nei piani espositivi sotterranei. Nelle sale storiche del palazzo è inoltre esposta una parte della collezione permanente di proprietà del Gruppo Intesa Sanpaolo, con dipinti, sculture, arazzi e arredi dal XIV al XVIII secolo. L’ingresso alle mostre e al museo è incluso nell’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.
Gallerie d’Italia Torino, Ingresso
Palazzo Turinetti di Pertengo
Le Gallerie d’Italia sono ospitate nel palazzo Turinetti di Pertengo, sede centrale dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino dal 1963 ed oggi sede legale del gruppo Intesa Sanpaolo.
Con l’arrivo a Torino di Cristina di Francia, sposa di Vittorio Amedeo I, prende avvio negli anni Quaranta del Seicento una prima espansione urbana incentrata sulla direttrice dell’odierna via Roma, derivata dalla volontà di creare spazi cittadini di rappresentanza adeguati al nuovo ruolo di Torino come capitale del Ducato. Sul rettifilo che collega piazza Castello a Porta Nuova viene creata una grande piazza su progetto di Carlo di Castellamonte; il nuovo spazio urbano segue il modello francese di Place Royale, con una forma ordinatamente geometrica e una rigorosa uniformità delle facciate degli edifici. A chiusura della piazza sul lato meridionale vengono costruite le due chiese gemelle con annessi conventi dedicate a San Carlo e a Santa Cristina, nelle quali si insediano rispettivamente i Domenicani e le Carmelitane, a sottolineare la politica sabauda di interdipendenza fra monarchia e religione.
La destinazione nobiliare di tutti i lotti di terreno conferisce agli edifici in costruzione una serie di caratteri comuni: gli ambienti sono organizzati attorno a un atrio centrale al piano terreno, corrispondente a un salone d’onore al piano superiore; i proprietari risiedono al piano nobile, la servitù è ospitata nei mezzanini, mentre i piani superiori sono riservati ai rami cadetti della famiglia; i lotti sono sufficientemente grandi da consentire la presenza di un ampio giardino.
Palazzo Turinetti di Pertengo, lampadario
Con un contratto stipulato nel 1638 Cristina di Francia assegna al banchiere Giovanni Antonio Turinetti un terreno prospiciente la piazza all’angolo con via Santa Teresa, con il vincolo che vi costruisca un palazzo in tempi brevi e a sue spese, rispettando per la facciata il progetto architettonico del Castellamonte; il palazzo risulta in gran parte terminato nel 1650. Sul finire del Settecento, vengono effettuati interventi di consolidamento strutturale e rinnovamenti degli appartamenti ad opera di Benedetto Alfieri e collaboratori.
Palazzo Turinetti di Pertengo, Sala della carta cinese
Nel corso dell’Ottocento il palazzo subisce frazionamenti e passaggi di proprietà. Negli anni ’20 dello stesso secolo nei locali del piano terreno nasce come semplice bottega il Caffè San Carlo, che in breve tempo diventa uno dei più rinomati locali torinesi. Il Caffè è stato recentemente riaperto dopo una chiusura di due anni.
I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale apportano gravi danni agli interni dei palazzi di piazza San Carlo; le ricostruzioni post-belliche conservano ove possibile i pochi particolari scampati alle distruzioni, come, nel caso di Palazzo Turinetti, lo scalone d’onore, decorato da uno stucco classicheggiante che raffigura, all’interno di un’edicola, la Fortezza in abiti guerrieri.
Palazzo Turinetti di Pertengo, Scalone d’onore
Nel 1951 il palazzo viene acquistato dall’Istituto Bancario Sanpaolo, che vi trasferisce la presidenza e gli uffici direzionali, curandone la ricostruzione; gli ambienti aulici vengono ripristinati restaurando le poche parti originarie rimaste, e completando le parti mancanti con boiserie, stucchi, porte e volte trasferiti da altri palazzi torinesi danneggiati durante il conflitto.
Palazzo Turinetti di Pertengo, volta Sala dei capricci antiquari
Fra il 2019 e il 2022, un progetto architettonico affidato allo studio milanese Michele De Lucchi – AMDL Circle trasforma il palazzo nella quarta sede delle Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo; gli spazi ipogei, precedentemente utilizzati come archivi, caveau e sale riunioni, vengono riconvertiti in ambienti espositivi; viene creata una monumentale scalinata d’ingresso che scende, dai portici del cortile, al primo piano sotterraneo, dove si trovano la biglietteria, il guardaroba, e altri locali di servizio, e ad altri due piani dove vengono allestite le mostre temporanee e dove è conservato l’archivio fotografico Publifoto. Le sale storiche del piano nobile, già destinate a uffici direzionali, vengono restaurate per accogliere una selezione di opere della collezione d’arte del gruppo Sanpaolo.
Palazzo Turinetti di Pertengo, Sala dei De Mura
Il progetto espositivo
Il palazzo, in origine proprietà dei conti Turinetti di Pertengo e passato poi al ramo dei Turinetti di Priero nel corso del Settecento, ospita da sempre prestigiose raccolte d’arte. La tradizione collezionistica si è perpetuata, pur attraversando numerosi cambiamenti, fino ad oggi: nelle stanze del piano nobile sono esposte una quarantina di opere provenienti dalle collezioni del Gruppo Intesa Sanpaolo, con dipinti, sculture, arazzi, arredi dell’Italia settentrionale, francesi e fiamminghi dal XIV al XVIII secolo.
Palazzo Turinetti di Pertengo, Galleria degli specchi
Una sala è dedicata ai dipinti che ornavano il distrutto Oratorio della Compagnia di San Paolo, fondata nel 1563 da sette cittadini torinesi per il soccorso dei poveri e opere di beneficenza, nucleo storico dal quale ha origine la banca. Si sono conservate nove tele del ciclo decorativo, raffiguranti episodi della vita di San Paolo. Sui dipinti sono presenti gli stemmi gentilizi delle famiglie committenti, i cui membri furono confratelli, presidenti, o rettori della Compagnia.
Palazzo Turinetti di Pertengo, boiserie Sala dei capolavori
Il terzo piano ipogeo è destinato alla conservazione dell’archivio Publifoto; fondata a Milano nel 1937 da Vincenzo Carrese, già rappresentante di diverse agenzie estere fin dal 1927, l’Agenzia Publifoto raccoglie un nutrito gruppo di fotografi che documentano eventi di cronaca, sport e attualità; le loro immagini, assieme a quelle di altre agenzie fotogiornalistiche estere di cui Publifoto è rappresentante per l’Italia, vengono pubblicate sulle pagine delle maggiori testate giornalistiche italiane. Dopo la morte di Carrese nel 1981, l’Agenzia viene gestita dai figli fino alla cessione alla Fotocronache Olimpia nel 1997.
L’archivio Publifoto, acquisito da Intesa Sanpaolo nel 2015, è oggi costituito da circa 7 milioni di fotografie realizzate fra gli anni Trenta e Novanta del Novecento in Italia e all’estero, sia dai fotografi dell’Agenzia, sia da fotografi o altre agenzie che si avvalevano di Publifoto per la distribuzione; si tratta di immagini, soprattutto in bianco e nero, di cronaca, politica, costume, società, cultura, sport, paesaggio e architettura. L’archivio è consultabile online sul sito dedicato.
Come arrivare
Le Gallerie d’Italia si trovano in piazza San Carlo 156.
Con i mezzi pubblici: metropolitana, tram e autobus con fermata alla stazione ferroviaria di Porta Nuova; piazza San Carlo è raggiungibile con una breve passeggiata sotto i portici di piazza Carlo Felice e via Roma (ca. 700 metri)
In auto: parcheggio sotterraneo “Roma – San Carlo – Castello” con accesso da piazza Carlo Felice e via Piero Gobetti; attenzione: piazza San Carlo si trova in zona ZTL